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Malasanità: a chi rivolgersi per ottenere il giusto risarcimento

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Il complesso insieme di dinamiche, dati, professionisti e conseguenze che compongono un caso di malasanità richiede competenze extra-ordinarie. 

Vediamo in breve cosa si intende per malasanità e soprattutto come affrontare il tortuoso percorso che porta al risarcimento di un caso di malpractice medica. 

Definizione di malasanità: un intreccio di errori medici 

Con malasanità ci si riferisce a situazioni in cui un paziente subisce dei danni a causa di un trattamento medico scorretto (negligente, imperito o imprudente). Questi danni possono derivare da errori diagnostici, errori chirurgici, prescrizioni mediche errate o mancanza di informazioni sufficienti sulle opzioni di trattamento disponibili.  

In Italia, la legge riconosce il diritto dei pazienti di ricevere cure mediche di qualità e di essere risarciti in caso di malasanità. L’articolo 32 della Costituzione Italiana sancisce il diritto alla salute come fondamentale, e il Codice Civile disciplina i diritti e i doveri dei professionisti sanitari e dei pazienti. 

Il processo per ottenere un risarcimento per malasanità si basa sulla dimostrazione della colpa della struttura sanitaria, del medico o dell’operatore sanitario coinvolto. È necessario provare che l’errore è stato causato dalla negligenza, imprudenza o imperizia del professionista e che questo ha portato a danni fisici o psicologici per il paziente. 

Quanti casi si contano in Italia? 

Marsh, azienda leader nel settore del brokeraggio e nella consulenza per il rischio, ha pubblicato un recente studio sull’andamento del rischio da Medical Malpractice nella Sanità italiana. 

Secondo la ricerca, servono in media 2,8 anni per chiudere un sinistro. Nel 2022 sono stati denunciati in media 16 sinistri per struttura sanitaria esaminata. 

Il 76,4% dei casi presi in esame per il report sono stati chiusi con procedimenti stragiudiziali

L’errore chirurgico coinvolge il 32% dei sinistri, l’errore diagnostico il 22% dei casi mentre quello terapeutico il 10%

L’Unità Operativa di Ortopedia e Traumatologia, con una percentuale di sinistri pari al 19,4% sul totale, risulta essere la principale fonte di rischio per le Aziende Sanitarie. Ad essa seguono: DEA/Pronto Soccorso con una frequenza del 16% di richieste di risarcimento; Ostetricia e Ginecologia con quasi il 10% e Chirurgia Generale con il 9%. 

La complicanza più frequente e grave dell’assistenza sanitaria riguarda le infezioni correlate all’assistenza (ICA): sono infezioni dovute a batteri, funghi, virus o altri agenti patogeni meno comuni e possono verificarsi in ogni ambito assistenziale, incluso gli ospedali per acuti, il day-hospital/day-surgery, le strutture di lungodegenza, gli ambulatori, l’assistenza domiciliare, le strutture residenziali territoriali.

Le ICA includono: infezioni esogene, ossia trasmesse dall’esterno, come nel caso della trasmissione da persona a persona o tramite gli operatori e l’ambiente; infezioni endogene, ossia causate da batteri presenti all’interno del corpo. 

Qual è il professionista più adatto a gestire un caso di malasanità? 

Quando si è vittime di malasanità, è cruciale rivolgersi a professionisti esperti nel risarcimento e nella responsabilità medica, che abbiano una conoscenza approfondita delle leggi sulla malasanità e delle procedure stragiudiziali e giuridiche necessarie per ottenere il giusto risarcimento. 

La scelta di un professionista del risarcimento è fondamentale per garantire che chi rappresenta la vittima comprenda appieno la complessità del caso e possa agire con determinazione per ottenere un risultato favorevole, garantendo tutte le misure e gli aiuti necessari a superare le complicanze derivanti dall’evento avverso. 

Il professionista ideale in questo contesto deve possedere specifiche abilità per garantire: 

1. Competenza legale: una solida competenza nel diritto e nella responsabilità civile, compreso l’aggiornamento costante sulle nuove normative.  

2. Empatia e sensibilità: trattare casi di malasanità richiede una sensibilità particolare. Il professionista deve dimostrare empatia verso la vittima e comprendere il peso emotivo che il processo può comportare.  

3. Risorse e collaborazioni: un professionista efficace deve avere accesso a consulenti medici, esperti di settore e risorse necessarie per la corretta valutazione del caso.  

4. Determinazione: la malasanità può essere un campo di battaglia complicato. Un professionista del risarcimento determinato che ha dalla sua esperienza e un team con risultati comprovati è essenziale per affrontare i potenziali ostacoli e garantire che la vittima riceva il giusto risarcimento. 

La scelta di un professionista competente, empatico e determinato è cruciale per garantire che la voce della vittima venga ascoltata e che il giusto risarcimento sia ottenuto nel rispetto della legge. 

MG ha una lunga esperienza nella gestione di sinistri derivanti da responsabilità civile e che ricadono nelle casistiche della malasanità. Si affida a medici legali, avvocati, centri riabilitativi e professionisti che hanno una riconosciuta esperienza nel loro settore. 

Se pensi di essere stato vittima di un caso di malasanità, accaduto negli ultimi 10 anni, cerca la filiale più vicina a te e chiedi come possiamo aiutarti: https://www.emmegirisarcimenti.com/contatti/