• De iure condito

La Tabella Unica Nazionale è stata bloccata 

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Nonostante l’approvazione del 16 gennaio 2024, il regolamento che prevedeva l’adozione di una tabella unica nazionale per il risarcimento dei danni gravi è stato bloccato. 

Cos’è successo 

Il 13 febbraio 2024 si è svolta l’Adunanza della Sezione Consultiva per gli Atti Normativi del Consiglio di Stato, che doveva fornire il proprio parere in relazione alla TUN. Il 20 febbraio, con il provvedimento n.194/2024 è arrivata un’inaspettata sospensione del proprio parere, di fatto mettendo in pausa il percorso attuativo del regolamento approvato a gennaio. 

Perché è stata bloccata? 

Sarebbero due i punti critici principali del blocco. 

In primo luogo il Ministero della Giustizia non sarebbe stato coinvolto nella stesura del testo, scritto esclusivamente dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy. 

Successivamente il Consiglio di Stato ha messo in dubbio i criteri di calcolo adottati per stilare la tabella e soprattutto se sia adeguato che la razionalizzazione dei costi gravanti sulle compagnie sia il principio primario della tabella.  

In particolare, quest’ultimo punto ha sollevato, non solo al Consiglio di Stato, parecchi dubbi: è davvero necessario calmierare i risarcimenti per le macrolesioni? I bilanci delle compagnie assicurative infatti non sembrano dimostrare segni di sofferenza, anzi. 

Il nostro parere 

Da professionisti del risarcimento che fanno il massimo per prendersi cura dei danneggiati, non possiamo che essere sollevati di questa decisione. La Tabella Unica, per com’è stata proposta e approvata in prima battuta a Gennaio, non era chiaramente una misura che avrebbe offerto maggiore tutela ai danneggiati

Per quanto sia logico e necessario pensare che una misura per ridurre, a tutti gli effetti, le uscite a carico delle compagnie assicurative sia una mossa di pianificazione aziendale e di gestione delle imprese sensata, non possiamo non porci dal lato del cittadino e dell’intermediario assicurativo. 

Purtroppo, sembra che sempre più spesso, si dimentichino gli interessi delle persone che poi hanno a che fare nella realtà quotidiana con decisioni prese ai piani alti. 

Il cittadino che ha rischiato di ottenere un risarcimento, a pari gravità del danno, inferiore di decine di migliaia di euro. 

E l’intermediario assicurativo che è in prima linea ed è schiacciato tra le indicazioni della mandante e la gestione di un cliente che si sente tradito. 

Il nostro impegno è sempre per entrambi: aiutare il privato vittima di un sinistro ad ottenere il giusto risarcimento e allo stesso tempo essere a fianco dell’intermediario assicurativo per garantire al proprio cliente danneggiato un servizio e un’assistenza ineccepibile.