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Invalidità dopo un incidente stradale: come si calcola il risarcimento 

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L’invalidità risultante da un incidente stradale è una condizione che può alterare profondamente la vita di una persona. In Italia, il riconoscimento e la classificazione dell’invalidità sono regolati da specifiche tabelle che influiscono sul risarcimento che un individuo può ricevere.   

Definizione di invalidità 

 L’invalidità si riferisce a una riduzione, temporanea o permanente, della capacità di una persona di svolgere attività quotidiane o lavorative a causa di lesioni fisiche o psicologiche. Questa condizione può essere classificata in due categorie principali: 

Invalidità temporanea: si verifica quando le lesioni subite impediscono temporaneamente alla persona di svolgere le sue funzioni abituali, ma si prevede un recupero totale o parziale. 

Invalidità permanente: si verifica quando il danno subito è irreversibile, limitando permanentemente le capacità funzionali dell’individuo. 

Come viene valutato il grado di invalidità 

 La valutazione dell’invalidità segue un processo ben definito: 

1. Diagnosi iniziale 

2. Trattamento e riabilitazione: durante questo periodo, possono essere effettuate valutazioni preliminari sul grado di invalidità temporanea. 

3. Valutazione medico-legale: una volta stabilizzate le condizioni del paziente, un medico legale esamina il caso per determinare l’entità dell’invalidità permanente, se presente, basandosi su una serie di criteri standardizzati che valutano la perdita di funzionalità fisica, l’impatto psicologico e la capacità residua di lavoro. 

4. Redazione della relazione: il medico legale redige una relazione in cui attesta il grado di invalidità e che è essenziale per quantificare i pregiudizi sofferti.

Il grado di invalidità riconosciuto dal medico legale è espresso in punti percentuali, dove: 

  •  0% sta per nessuna menomazione che compromette le funzioni vitali della persona; 
  • 100% sta per invalidità totale della persona. 

Il risarcimento sarà quindi erogato in base ai punti percentuali di invalidità che una persona subisce dopo un sinistro. 

Utilizzo delle tabelle di quantificazione del danno nel calcolo del risarcimento 

 Le tabelle di quantificazione del danno sono strumenti chiave nel sistema giuridico italiano per quantificare il risarcimento dovuto a seguito di un incidente stradale che ha causato danni fisici. Queste tabelle stabiliscono un nesso tra la percentuale di invalidità e l’ammontare del risarcimento, basandosi su una serie di criteri predefiniti.

Ogni menomazione è valutata con un certo numero di punti percentuali che riflettono la sua gravità e l’impatto sulla qualità della vita dell’individuo. Ad esempio, l’amputazione di un arto è valutata con una percentuale più alta rispetto a una frattura. 

Una volta stabilita la percentuale di invalidità attraverso l’accertamento medico-legale, si ricorrerà all’utilizzo delle tabelle per determinare l’importo risarcitorio relativo. Gli importi scontano un effetto demoltiplicatore all’aumentare dell’età del soggetto danneggiato e un effetto moltiplicatore all’aumentare del punteggio riflettendo l’obiettivo di personalizzare il risarcimento in modo che sia il più equo e rappresentativo possibile della perdita subita.

Capire il processo di valutazione dell’invalidità dopo un incidente stradale è essenziale per navigare efficacemente il percorso medico e risarcitorio. È importante ricordare che ogni caso è unico e che la collaborazione tra paziente/danneggiato, medici, e patrocinatore stragiudiziale è cruciale per garantire che i diritti delle vittime siano pienamente riconosciuti e tutelati. 

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