- Glossario del risarcimento
Incidente stradale: cosa accade se i danni superano il valore dell’auto?
Un incidente stradale può causare danni significativi a un veicolo, a volte addirittura superiori al suo valore di mercato. Spesso succede con veicoli che hanno una certa età e che valgono poco.
In questo articolo, vediamo assieme cos’è il cosiddetto danno antieconomico e come vengono gestiti i risarcimenti in questi casi
Cosa si intende per “danno antieconomico” in caso di incidente stradale?
Per danno antieconomico, o anche danno totale all’auto secondo alcune compagnie, si riferisce a una situazione in cui i costi per riparare un veicolo dopo un incidente sono superiori al suo valore attuale di mercato.
Come già anticipato, spesso accade con veicoli che sono in circolazione da molti anni e che non hanno un grande valore per il mercato dell’usato.
Considerando che in Italia l’età media dei veicoli circolanti è di più di 12 anni, la possibilità di trovarsi in questa situazione non è poi così remota.
In questi casi quindi, la compagnia assicurativa potrebbe decidere di liquidare il veicolo anziché pagare per le riparazioni.
Come viene calcolato il valore del veicolo?
Il valore di un’auto viene determinato basandosi sul suo valore di mercato pre-sinistro. Questo può variare a seconda di diversi fattori, come l’età del veicolo, il chilometraggio, le condizioni generali e il mercato locale.
Ci sono vari servizi online che aiutano a calcolare il valore della propria auto, ma per farsi un’idea basta affidarsi alle riviste specializzate, che si affidano ad indici e quotazioni Europee. Indicativamente:
- Dopo un anno dall’acquisto il valore è svalutato del 25%
- Dopo 3 anni del 50%
- Dopo 8 anni dell’80%
Perché esiste il concetto di danno antieconomico?
Ovviamente non è un’invenzione delle compagnie assicurative, ma è un concetto che si trova nel Codice civile, all’art. 2058, che afferma che “il giudice può disporre che il risarcimento avvenga solo per equivalente, se la reintegrazione in forma specifica risulta eccessivamente onerosa per il debitore.”
L’idea alla base del ragionamento è semplice: se il mezzo da riparare vale poco, ma viene erogato un risarcimento superiore al suo valore di mercato, ci si trova ad un ingiusto arricchimento del danneggiato che “ci guadagna” dalla riparazione dei danni.
Per questo motivo il risarcimento verrà erogato per equivalente, cioè pari al valore ante-sinistro del mezzo.
E se decido di riparare il veicolo nonostante sia antieconomico?
Il proprietario ha sempre l’opzione di riparare il veicolo a proprie spese, anche se l’assicurazione lo considera una perdita totale. In questi casi, il risarcimento ricevuto servirà come contributo per le spese di riparazione.
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