Va sempre considerata la velocità degli altri utenti della strada

Con la sentenza 32879 del 24/11/2020 la Corte di Cassazione conferma l’orientamento riguardo l’obbligatorietà di utilizzare la massima prudenza nelle situazioni di pericolo, altresì di saper prevedere comportamenti pericolosi degli altri utenti della strada.   In questo specifico caso un conducente si immetteva, da una strada privata, in una statale svoltando a sinistra. L’intersezione era

Incastrato con il SUV in una strada stretta, non ottiene il risarcimento

Un mese fa avevamo presentato un altro esempio di come la presenza di ostacoli non segnalati che concorrono a causare un incidente non siano sempre un motivo valido di risarcimento.   L’esperienza giudiziaria ormai è concorde sul considerare di massima importanza l’atteggiamento del conducente nei sinistri, anche in presenza di ostacoli o imprevisti. E lo

La differenza tra velocità massima e velocità pericolosa

In caso di sinistro, l’aver rispettato la velocità massima consentita dal codice della strada non esenta da concorso di responsabilità.   Lo stesso codice della strada impone all’automobilista di adattare la propria velocità in base alle condizioni di tempo, di luogo, del veicolo e del traffico nel momento di conduzione. Quindi qual è la differenza

Le sanzioni più frequenti nel 2019

Dopo aver visto quanto sono stati i sinistri nel 2019 nel nostro precedente articolo, continuiamo ad analizzare i dati relativi allo scorso anno sui comportamenti che teniamo sulla carreggiata.   Sanzioni in aumento Nel 2019 sono stati sanzionati il 6,7% in più di comportamenti scorretti, secondo i dati riportati da Polizia stradale, Arma dei Carabinieri

Pedone: l’utente debole della strada

Come abbiamo visto nell’articolo precedente il pedone è il soggetto più vulnerabile tra gli utenti della strada.     L’ETSC (European Transport Safety Council) ha pubblicato il 30 gennaio 2020 un report che analizza la situazione degli incidenti per le varie tipologie di utenti stradali in Europa: dal 2010 al 2018 il numero di morti dei

In Italia, ogni 4,7 minuti viene multato un guidatore senza cinture di sicurezza

La Cecoslovacchia, nel 1969, fu la prima nazione al mondo a rendere obbligatorie le cinture di sicurezza, quel dispositivo di sicurezza (appunto) passivo ancorato all’interno del veicolo che, in caso di urto, trattiene il corpo degli occupanti legato al sedile, evitandone l’impatto contro le strutture interne e la proiezione fuori dall’abitacolo. L’articolo 72, comma 2

Dispositivi anti abbandono – Ci siamo!

Purtroppo dovevamo attendere l’ennesima, innocente vittima e il dramma di un’altra famiglia per rendere operative le modifiche all’art. 172 del Codice della Strada che prevedono l’obbligo di installare i dispositivi “anti abbandono” in grado di avvisare il conducente di un autovettura della presenza a bordo e sul seggiolino di un bebè. Il 19 settembre purtroppo