- La strada non è una pista
- La sicurezza dei nostri figli non è un gioco
Sicurezza stradale: tutti devono essere protagonisti
In un mondo ideale, tutti devono essere portatori e promotori di una cultura attiva della sicurezza stradale. Non è corretto scaricare la responsabilità solo sulle istituzioni o fare affidamento alla tecnologia, che sta facendo progressi incredibili nel ridurre il numero dei sinistri.
Alcuni eventi recenti che hanno fatto notizia confermano il fatto che tutti dobbiamo impegnarci per diffondere messaggi di sicurezza e di prevenzione. Siamo qui quindi per ribadire il nostro impegno come impresa che lavora nell’ambito del risarcimento danni e per condividere cosa, secondo noi, ogni cittadino può fare per aumentare la sicurezza sulle nostre strade.
3100 morti
È questo il numero al centro dell’ultima campagna di sensibilizzazione di Autostrade per l’Italia, che ha deciso di rivolgersi alle generazioni più giovani chiamando come testimonial Giacomo Giorgio, interprete della serie Mare Fuori.
Condividiamo appieno l’idea di parlare ai giovani perché proprio l’inesperienza, spesso mescolata all’incoscienza, rende molte volte i neopatentati protagonisti di eventi tragici.
Secondo i dati ISTAT (numeri definitivi riferiti al 2021) il tasso di mortalità stradale degli italiani tra i 20 e 29 anni è più basso solo rispetto a quello degli ultra settantenni.
Allargando la forbice di età, tra i giovani tra i 15 e 34 anni si concentrano 79.159 feriti su 204.728, più di un terzo.
Il nostro impegno come cittadini
I grandi cambiamenti vengono dalle piccole azioni di ognuno di noi. Questo deve valere anche per la cultura del rischio e per la conoscenza dei pericoli che derivano dalla circolazione stradale.
Ognuno di noi può agire nella sua sfera di influenza: colleghi di lavoro, amici e famiglia. E con queste persone dobbiamo essere fermi e coerenti nel condannare comportamenti sbagliati e pericolosi alla guida di un veicolo.
Ci sono alcuni punti che devono esser i capisaldi della sensibilizzazione che facciamo alle persone più vicine a noi:
- alcol e stupefacenti sono sempre banditi quando ci si mette alla guida. Non c’è limite di legge che tenga: anche la più piccola alterazione dei riflessi, della vista e dell’attenzione può essere determinante
- telefono fuori dal campo visivo. Gli smartphone sono una costante distrazione durante la nostra giornata, e non è diverso quando siamo alla guida. Colleghiamo il bluetooth all’altoparlante prima di avviare il motore e poi lasciamo il telefono fuori dalla nostra portata. E occhio agli smartwatch: anche questi potrebbero diventare un tema
- sistemi di bordo. Sì, perché stanno prendendo piede i controlli dell’auto integrati in uno schermo centrale, grande quanto un tablet. Occhio a non perdersi a giocattolare con cursori e scorrimenti
- passeggeri. Devono essere i primi a vegliare sull’attenzione del guidatore. Quindi devono anche essere i primi a non distrarre o disturbare chi è al volante.
- Tecnologia. I sistemi di aiuto alla guida stanno facendo passi da gigante e sicuramente stanno salvando tante vite. Ma proprio per questo non bisogna chiudere gli occhi e affidarsi alla tecnologia di assistenza alla guida.
Il nostro impegno come MG
Noi di MG, in quanto esperti del risarcimento danni, conviviamo con le dinamiche dei sinistri che quotidianamente prendiamo in carico.
Oltre a sottoscrivere tutti i punti sopracitati, dobbiamo dimostrarci attivi per poter fare di più e mettere al servizio tutta la nostra esperienza e i nostri mezzi per fare da cassa di risonanza per i messaggi di sensibilizzazione.
Lo facciamo tramite il nostro blog, con le nostre guide tematiche, e con la serie a fumetti dedicata alla sicurezza dei più piccoli, la Famiglia Barbatosta. Lo facciamo anche di persona, come abbiamo dimostrato durante il nostro intervento al Memorial Varrelli dello scorso 11 maggio nella sala Laudato Sii in Campidoglio a Roma.
E dato che siamo ufficialmente una società benefit certificata B-corp, il nostro impegno sarà parte dello statuto dell’azienda, diventerà colonna portante del nostro lavoro quotidiano.