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Quando i disegni di legge non piacciono alle lobbies

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protestaIn discussione al Senato ci sono  il DDL sulla sanità e il DDL concorrenza. Quanto al primo, sul tavolo delle trattative ci sono anche le regole per la definizione delle coperture assicurative e la ridefinizione del profilo di responsabilità dei medici che sarà (se il testo verrà confermato) di natura extracontrattuale. Il testo attualmente formulato rimanda ad un decreto del Ministero dello sviluppo economico l’individuazione dei requisiti minimi e delle caratteristiche di garanzie per le polizze assicurative delle strutture sanitarie, valide anche per l’autoassicurazione e altre misure di assunzione diretta del rischio.

Passaggio, questo, poco gradito all’ANIA, l’associazione nazionale tra le imprese di assicurazione che rivendica invece l’autonomia negoziale tra impresa assicurativa e assicurato. Storce il naso anche di fronte alla possibilità che venga autorizzata l’azione legale direttamente nei confronti dell’assicuratore  (come avviene per la RCA) e non già nei confronti della struttura sanitaria (o medico) ritenuto responsabile. Caldeggia in ultimo l’obbligatorietà di rigorose attività di risk management per ridurre al minimo il rischio di errore.

Sul fronte DDL Concorrenza invece si leva la voce di contestazione da parte degli agenti di assicurazioni stavolta. Il motivo di doglianza è un emendamento approvato nei giorni scorsi, che vorrebbe eliminare la possibilità del tacito rinnovo anche per i contratti dei cosiddetti rami danni (polizza infortuni, polizza fabbricato, etc.).  Sostengono gli agenti riuniti sotto la sigla dell’ANAPA (l’Associazione Nazionale degli Agenti Professionisti di Assicurazione) che tale novità rappresenterebbe uno svantaggio per l’assicurato che ogni anno potrebbe vedersi rinegoziare premio e condizioni. Un emendamento che non favorisce la libera concorrenza del mercato ma solo la battaglia al prezzo più basso.

Su una cosa concordiamo appieno: chi è chiamato a legiferare spesso non conosce i mercati e le dinamiche dei mercati in cui poi le emanande norme andranno a produrre i loro effetti.