I premi delle polizze per i medici crescono vertiginosamente senza possibilità di ritorno. Le motivazioni sono presto individuate nella seconda edizione del Medmal Claims Italia a cura di Emanuele Patrini, Healthcare Practice Leader Marsh. Lo studio ha preso in esame le richieste di risarcimento danni ricevute da circa 75 strutture sanitarie nel portafoglio del broker Marsh, appunto, dal 2004 al 2009. Sono circa 20000 le richieste ricevute. Un numero impressionante come pure i costi delle polizze: 60 euro a ricovero, 2.233 euro a letto, 3.690 euro a medico e 1.630 euro a infermiere. Tanto ci vuole per ogni ospedale pubblico italiano a garantirsi le coperture assicurative di rito. Il costo per ricovero, passato dai 46,66 euro dello scorso anno ai 59,71 euro attuali, con un aumento del 27,97% è quello che ha fatto registrare l’incremento più significativo.
I dati dell’elaborato contano una media di 65 richieste all’anno per ciascuna struttura assicurata da Marsh, di cui 54 (circa l’82%) riguardano i danni subiti dai pazienti, 7 (circa il 10%) riguardano i danni subiti dai visitatori e solo 2 (circa il 3%) riguardano gli operatori.
Tra le principali tipologie di malpractice denunciate e per le quali sono state azionate le richieste risarcitorie, figurano gli errori chirurgici (25%), quelli diagnostici (16%), i terapeutici (13%), le cadute di pazienti o visitatori (11%), i danni a materiali e attrezzature (7%), smarrimenti e furti (5%).
Ad ostetricia, il triste primato, per il più alto risarcimento corrisposto: 2.124.000 euro ed anche quello per il valore medio liquidato per specialità che è pari a 102.000 euro ad evento. Seguono chirurgia generale con 34.592 euro e pronto soccorso con 33.880 euro.
Un altro dato significativo dello studio è quello che riguarda la velocità di definizione delle 20000 vertenze che hanno interessato il quinquennio 2004/2009. Solo il 24% infatti sono state definite. Il 20% è stato archiviato senza seguito mentre la maggior parte oltre il 50% è ancora in attesa di definizione.
Un’ultima importante evidenza: la maggiore specializzazione paga sempre. Anche in questo ambito infatti, le strutture sanitarie mono specialistiche hanno la minor spesa per i costi assicurativi, rispetto a policlinici e aziende ospedaliere universitarie.