• De iure condito

La novità del fondo vittime alternanza scuola lavoro

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È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 21 ottobre 2023 un Decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali che istituisce un nuovo fondo, dedicato alle vittime degli incidenti che avvengono nel periodo di alternanza scuola-lavoro.

Il 2022 ha visto la tragica morte di 3 giovani studenti che hanno perso la vita durante il tanto contestato periodo di alternanza scuola-lavoro.

La proposta del fondo, che mira a indennizzare i familiari delle vittime di incidenti mortali che possano accadere durante tale periodo, risale ai primi mesi del 2023 ed è stato presentato al Consiglio dei Ministri il 1 Maggio 2023.

Il caso De Seta

Giuliano De Seta era un giovane studente che ha perso la vita nel settembre 2022 proprio durante un turno di lavoro del periodo di alternanza previsto dalla scuola. I familiari del ragazzo non ricevettero nessun indennizzo da parte dell’ente che gestisce l’assicurazione sociale contro gli infortuni sul lavoro, perché era stato inquadrato dal datore di lavoro come stagista, e la norma non prevede risarcimenti per queste figure se non hanno familiari a carico.

Proprio questa fattispecie ha accelerato il dibattito su una gestione diversa del periodo misto di formazione/lavoro, a cui il governo ha risposto proponendo per l’appunto questo nuovo fondo.

Il fondo è stato approvato per essere retroattivo, cioè per coprire i decessi a seguito di infortuni avvenuti dal 1 gennaio 2018 durante le attività formative.

Perché non c’è stato un indennizzo?

Per  l’INAIL, gli studenti in stage o in alternanza (PCTO), sono equiparati a qualsiasi altro lavoratore e godono delle stesse tutele, e la norma che le regola è contenuta nel Testo Unico per l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni, ai sensi del D.P.R. 30 giugno 1965, n.1124.

La legge, tuttavia, prevede che l’indennizzo sia erogato esclusivamente nel caso in cui la vittima abbia dei familiari a carico. In questo caso avranno diritto alla rendita il coniuge e ciascun figlio fino al termine del percorso di studi. La rendita spetterà anche ai figli totalmente inabili al lavoro, a prescindere dall’età e finché dura l’inabilità.

Anche a genitori, fratelli e sorelle, può spettare una rendita, ma solo nella misura del 20% e solo se conviventi e a carico del deceduto. Scopo della legge, infatti, non è quello di risarcire i familiari, ma offrire ai superstiti il sostentamento venuto a mancare dopo la morte del lavoratore.

Per questo, nel caso del giovane De Seta, non c’è stato luogo ad alcun indennizzo da parte dell’INAIL.

In cosa consiste il fondo?

Il fondo per le vittime dell’alternanza scuola lavoro verrà finanziato quest’anno con 10 milioni di euro, mentre dal 2024 sarà alimentato con un importo di 2 milioni di euro ogni anno.

Il sostegno economico previsto dal fondo è cumulabile con le altre indennità riconosciute dall’Inail e spetta:

  • al coniuge superstite, anche interessato da un provvedimento dichiarante la separazione (in mancanza: ai genitori, anche adottanti, ai fratelli e alle sorelle del soggetto vittima dell’evento lesivo)
  • ai figli legittimi, naturali, riconosciuti o riconoscibili, e agli adottivi (in mancanza: agli ascendenti di secondo grado).

Il Fondo viene erogato in caso di sinistri mortali, in relazione alle risorse disponibili e per gli eventi successi dopo il 1 gennaio 2018, quando è entrata in vigore della disciplina che regola l’alternanza scuola-lavoro.

Il valore massimo che il Fondo indennizza è di € 200.000 a sinistro.

L’idea ricalca un po’ quella del Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada: cioè quella di avere un “paracadute” per ottenere comunque un ristoro in caso di sinistro in cui l’assicurazione non è operativa.

Le difficili situazioni di casi di sinistri mortali richiedono una gestione particolare e misurata sui familiari della vittima.

Il fondo approvato dal Governo sarà sicuramente uno strumento utile per andare incontro alle esigenze di gestione delle famiglie coinvolte. Ma le dinamiche che si creano dopo eventi così importanti richiedono professionalità ed empatia che non è scontato trovare nel primo professionista che viene consigliato.

Onorare è il servizio che sostiene i familiari delle vittime di sinistri mortali. Con attenzione e sensibilità ci prendiamo in carico i loro diritti, per accompagnarti oltre il risarcimento.

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