• De iure condito

La conciliazione paritetica in ambito di RCA

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Il recente nuovo accordo tra l’ANIA (l’Associazione Nazionale tra le Imprese Assicuratrici) e le associazioni dei consumatori in materia di conciliazione paritetica nella Rc auto ha incontrato il parere, ultra favorevole dell’IVASS. Quello che dovrebbe essere l’organo di controllo delle compagnie assicurative ha pertanto inviato una lettera alle stesse chiedendo di dare eco e informare gli assicurati/danneggiati di questa nuova importante opportunità.
 
Questo meccanismo riguarda esclusivamente le controversie sui sinistri derivante da circolazione stradale le cui conseguenze non superino i 15.000 euro. La procedura si attiva su richiesta del danneggiato per il tramite di un’associazione di consumatori: la controversia viene discussa da una camera di conciliazione composta da un rappresentante delle imprese ed uno dei consumatori. Il tutto si chiude in 30 giorni.
 
Ora come già palesato in precedenza, duplicare una opportunità di risoluzione stragiudiziale che senso ha? Esiste già un posto fisico, che si chiama ispettorato sinistri, dove danneggiato e controparte (compagnia assicurativa che sia solo gestionaria o civile responsabile rimane controparte) si incontrano per definire la controversia. E tale procedimento stragiudiziale è peraltro previsto per legge dal Codice delle Assicurazioni. Quindi non ci siamo messi d’accordo prima, perché dovremmo farlo dopo, in 30 giorni e senza aggiungere nulla di più?
 
Ma vi è di più! Le associazione dei consumatori sono formate dalla Stessa Ania. E riportiamo quindi fedelmente le parole del presidente del CUPSIT Stefano Mannacio: “Insomma, abbiamo un’Autorità di controllo che pubblicizza un accordo con consumatori formati dalla controparte per tutelare i danneggiati, quando questi hanno il diritto a farsi assistere da un professionista indipendente”.
 
Come direbbero a Roma, l’ANIA se la canta e se la sona! E l’organo di vigilanza chi controlla e tutela? Quis custodiet ipsos custodes?