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Il pericolo degli incendi delle batterie dei veicoli elettrici

10 minuti

Nell’aprile 2020 in Gran Bretagna le vendite dei veicoli elettrici hanno superato quelle di veicoli a benzina o diesel. In Italia nel 2021 la vendita delle auto elettriche o ibride ha raggiunto il 9,35% di quota di mercato. Può sembrare ancora poco, ma in realtà i numeri di veicoli a propulsione elettrica sono destinati a salire nei prossimi anni. Ciò solleva purtroppo anche nuovi problemi di sicurezza, che prima non si potevano considerare.

 

Un esempio lo affronta, con una ricerca approfondita, il BFRS, Bedfordshire Fire and Rescue Service, che analizza il comportamento delle batterie a ioni di litio, che equipaggiano le auto elettriche, in caso di incidente.

 

Il risultato da un lato è rassicurante, in quanto i veicoli elettrici sono dotati di sistemi di sicurezza all’avanguardia. Dall’altro lato il pensiero che se per un incidente una delle enormi batterie che muovono un’auto possa impiegare anche giorni per esaurire la sua carica energetica e finalmente non bruciare più, qualche pensiero negativo è normale che scaturisca.

 

Abbiamo voluto quindi tradurre e pubblicare l’articolo tradotto dall’originale inglese e il video del prof Christensen, a capo della ricerca di cui sopra.

 

Gli incendi nei veicoli elettrici

 

Gli incendi nei veicoli elettrici (EV) sono molto rari e come per molte altre nuove tecnologie, i produttori cercano di garantire i più elevati standard di sicurezza ed efficienza. Il BFRS (Bedfordshire Fire and Rescue Service) sta lavorando duramente per migliorare la nostra conoscenza e comprensione degli incidenti che coinvolgono i veicoli elettrici per assicurarci una corretta preparazione.

 

Nel breve futuro ci aspettiamo di vedere molti veicoli elettrici sulle nostre strade, vialetti e nei nostri parcheggi. Il BFRS dispone di un piano operativo per la National Operational Guidance aggiornato e monitora il National Operational Learing al fine di capire meglio questi tipi di incendi.

 

Una delle prime aree su cui il BFRS ha lavorato è stata l’identificazione e l’analisi di tutti i parcheggi multipiano, a seguito di un grave incendio nel Merseyside. Ora che sappiamo dove si trovano e quali di questi hanno dei punti di ricarica per EV, i dati sono stati memorizzati su un database accessibile in modo che i nostri vigili del fuoco possano identificare rapidamente quali sono le aree predisposte per la ricarica dei veicoli elettrici. Il nostro Road Traffic Collision Reduction Officer, il comandante dei vigili del fuoco Nicholas Clements, ha collaborato con il Fire Service College, e sta valutando eventuali aggiustamenti e accordi locali da prendere.

 

A breve introdurremo una guida operativa con le pratiche per gestire qualsiasi incidente, collisione stradale o incendio che coinvolga un veicolo elettrico. A seguito di tale evento, ad esempio, uno dei nostri vigili del fuoco preposti seguirà il veicolo di recupero fino al punto di scarico nel cortile del proprietario, per intervenire in caso di eventuali incendi. A livello locale anche l’aeroporto Luton di Londra ha introdotto alcune modifiche, e si impegnerà per installare nuovi apparecchi antincendio nei loro due nuovi parcheggi multipiano. Le stazioni dei vigili del fuoco di Luton e Stopsley si esercitano regolarmente con i colleghi all’aeroporto Luton di Londra.

 

Il BFRS ha anche sviluppato informazioni per tutti i vigili del fuoco che ci consentono di identificare quale modello di veicolo è coinvolto in un incidente, dove si trova la batteria e dove si trovano gli interruttori di isolamento. Il BFRS sta inoltre lavorando su una revisione completa sulla prevenzione del rischio.

 

Come parte di questa ricerca prenderemo in considerazione qualsiasi tecnologia emergente e i modi migliori per rispondere e collaborare con il produttore per garantire sicurezza e apprendimento.

 

Infine, con un po’ di collaborazione da remoto e ascoltando partner ed esperti, il BFRS rimarrà in una posizione forte per mitigare eventuali rischi e occuparsi della maggior parte degli eventi che potremmo realisticamente affrontare.

 

Le persone in ogni caso dovrebbero sentirsi tranquilli nel possedere un veicolo elettrico, poiché sono davvero all’avanguardia della tecnologia.

 

Incendi di veicoli elettrici: dovremmo preoccuparci?

Man mano che sempre più persone acquistano veicoli elettrici (EV), aumenta il numero di preoccupazioni su cosa possa succedere se questi veicoli prendono fuoco. La giornalista di Air Quality News, Pippa Neill, ha deciso di sfatare i miti e comprendere i veri rischi degli incendi dei veicoli elettrici.

 

Il mercato dei veicoli elettrici ha visto una crescita esponenziale negli ultimi dieci anni e si prevede che quasi 100,000 nuovi veicoli elettrici saranno registrati nel Regno Unito solo quest’anno. Ad aprile 2020, le vendite di veicoli elettrici hanno superato per la prima volta quelle di veicoli a benzina e diesel.

 

Nonostante gli indubbi vantaggi dell’elettrificazione dei mezzi sulle nostre strade (dalla riduzione dell’inquinamento atmosferico alla possibilità di raggiungere gli obiettivi essenziali delle emissioni zero) nella comunità dei possessori di veicoli elettrici c’è un crescente senso di preoccupazione per i pericoli e l’apparente spontaneità degli incendi di veicoli elettrici.

 

Possibili cause di incendio di un veicolo elettrico

I veicoli elettrici sono alimentati per la maggior parte da una batteria ricaricabile agli ioni di litio. La prima batteria agli ioni di litio è stata inventata nel 1990, e nei primi anni 2000 è stata utilizzata per la prima volta per alimentare un’auto.

 

In confronto, i veicoli a benzina e diesel esistono da oltre 100 anni, quindi comparativamente dobbiamo ancora ottenere gli stessi dati e la stessa comprensione quando si tratta di sicurezza dei prodotti.

 

Essenzialmente i veicoli elettrici sono estremamente sicuri, ma il pericolo principale si verifica quando la batteria agli ioni di litio viene danneggiata, che potrebbe accadere se è esposta a calore estremo o quando qualcosa penetra il rivestimento della cella della batteria.

 

Il professor Paul Christensen dell’Università di Newcastle è un esperto nel campo degli incendi dei EV e ha spiegato a Air Quality News: “Le batterie agli ioni di litio sono fantastiche, e la ragione per cui sono sorprendenti è perché possono immagazzinare un’enorme quantità di energia in uno spazio molto piccolo. Ma naturalmente, quell’energia cercherà di uscire.

 

Se la batteria è esposta a calore eccessivo o qualcosa penetra nella custodia della batteria, si ottiene un cortocircuito interno. Questo cortocircuito provoca quello che viene chiamato riscaldamento per effetto Joule, cioè quando l’elettricità che passa produce calore e non si riesce a dissipare tale calore più velocemente di come lo sta generando.

 

“Poi, a causa di questo calore, avviene una reazione chimica che genera più calore, che poi fa sì che la reazione vada ancora più veloce. E come potete vedere è un circolo vizioso. Questo processo è chiamato fuga termica e può portare all’accensione, o in alcuni casi anche all’esplosione”

 

Con quale frequenza si verificano gli incendi delle batterie agli ioni di litio?

Sebbene questi incendi rappresentino un pericolo reale, fortunatamente rimangono molto rari.

 

I dati ottenuti da Air Quality News dai pubblici ufficiali hanno rivelato che nel 2019 i vigili del fuoco di Londra hanno affrontato solo 54 incendi di veicoli elettrici rispetto a 1.898 incendi di veicoli a benzina o diesel.

 

Allo stesso modo nel 2020 (fino alla pubblicazione dell’articolo), i vigili del fuoco hanno affrontato 1.021 incendi di veicoli a benzina o diesel e solo 27 incendi di veicoli elettrici.

 

I rischi maggiori

Sebbene questi incendi rimangano rari, quando si verificano, possono essere estremamente pericolosi. Durante un incendio di un veicolo elettrico, vengono generate oltre 100 sostanze chimiche organiche, tra cui alcuni gas incredibilmente tossici come il monossido di carbonio e l’acido cianidrico, entrambi fatali per l’uomo.

 

Secondo George Maloney, sottoufficiale della squadra operativa dei vigili del fuoco di Londra, i vigili del fuoco sono preparati per affrontare questi gas tossici: “Quando si tratta di qualsiasi tipo di incendio di veicoli, i vigili del fuoco indossano sempre DPI completi con apparecchiature respiratorie. Per quanto ne sappiamo, questo sembra fornire un’adeguata protezione contro questi gas tossici.

 

“Tuttavia, questo livello di protezione non è necessariamente disponibile per tutti i membri della comunità o per gli individui di altri servizi pubblici. È una situazione nuova e in evoluzione, in quanto stiamo ancora imparando come si comportano gli incendi degli EV, ma la guida è chiara: indossare sempre dispositivi di protezione completi”.

 

Estinguere l’incendio

Per i vigili del fuoco, il vero problema quando si tratta di un incendio di un EV è cercare di spegnerlo. I pompieri hanno due opzioni principali: lasciare che il fuoco si bruci o estinguerlo.

 

La scelta ovvia sembra essere quella di estinguere l’incendio, tuttavia molti produttori di veicoli elettrici consigliano effettivamente una combustione controllata. È qui che i vigili del fuoco lasciano che il veicolo bruci mentre si concentrano sulla protezione dell’area circostante.

 

Una volta che l’incendio è stato spento con successo, il problema per i vigili del fuoco non è finito. Infatti gli incendi dei veicoli elettrici possono ravvivarsi ore, giorni o addirittura settimane dopo l’evento iniziale e che possono farlo molte volte.

 

Questo non solo pone un problema di sicurezza, ma anche un problema legale: le società di recupero sono sempre più preoccupate per la gestione dei veicoli elettrici coinvolti in un incendio.

 

Prepararsi a questi incendi

I vigili del fuoco in tutto il paese stanno lavorando duramente per migliorare la loro conoscenza e comprensione di questi incendi, dato che inevitabilmente vedremo sempre più veicoli elettrici sulle strade.

 

Sono state sperimentate anche nuove opzioni alternative per estinguere gli incendi, ad esempio un‘immersione completa della batteria. Tuttavia, al momento il successo di questo metodo rimane incerto.

 

Efficace gestione del rischio

Quando si evidenziano i rischi di incendi di veicoli elettrici, è importante posizionarli sullo sfondo degli attuali rischi di inquinamento atmosferico.

 

A livello globale, l’inquinamento atmosferico è responsabile di 7 milioni di morti premature ogni anno e se non riusciamo a ridurre le emissioni di anidride carbonica, l’impatto del cambiamento climatico sulla popolazione mondiale sarà catastrofico.

 

Ad oggi, le vittime degli incendi dei veicoli elettrici sono poche e lontane tra loro.

 

Come affermato dal professor Paul Christensen, per tutte le cose nuove c’è sempre un rischio, ma non dovremmo lasciare che questo rischio ci dissuada dal passare a una flotta di veicoli elettrici. Piuttosto dovrebbe incoraggiarci ad accelerare la nostra comprensione in modo da poter evitare e mitigare i rischi nel miglior modo possibile.

 

Come civiltà, siamo molto bravi a gestire il rischio“, ha detto Paul. “Sì, questi rischi sono concreti, ma se li comprendiamo, allora possiamo gestirli. Se vogliamo ridurre l’emissione di anidride carbonica e raggiungere gli obiettivi fissati dal Primo Ministro (inglese, ndr) – cosa che dovremmo fare assolutamente – allora dovremo imparare a gestire gli incendi di veicoli elettrici.

 

In termini generali, i vigili del fuoco non sono ancora completamente preparati, ma stanno lavorando duramente per comprendere i nuovi rischi. Essenzialmente, avranno bisogno di molto più aiuto e finanziamenti da parte del governo.

 

Sono state suggerite varie soluzioni, ad esempio una lancia d’acqua che allaga la batteria o una coperta antincendio per coprire il veicolo. Ma penso che il consenso generale sia che non sarà un singolo prodotto o soluzione, dovrà essere un sistema che coinvolge sia la procedura di intervento di emergenza che il prodotto a monte.

 

L’ultima cosa che voglio fare è demonizzare le batterie agli ioni di litio. Sono incredibili, non abbiamo mai visto batterie così performanti prima d’ora e sono essenziali per la decarbonizzazione del pianeta. Ma con i piani per vietare la vendita di benzina e veicoli diesel che si avvicinano sempre di più, è necessario fare molte più ricerche per garantire la sicurezza su tutta la linea”.