- Bonus & Malus
Il contrassegno va in pensione
Da domenica scorsa non c’è più l’obbligo di esposizione del contrassegno assicurativo sul parabrezza delle nostre auto. Decade pertanto anche il rischio di sanzione ex art. 181 del Codice della Strada per mancata esposizione dello stesso. Restano invece valide le prescrizioni e le sanzioni di cui all’art. 193 per chi verrà “pizzicato” a circolare sprovvisto della relativa copertura assicurativa.
Rimane l’obbligo per l’automobilista di portare a bordo della vettura il certificato assicurativo utile a dimostrare la relativa copertura, da esibire in caso di accertamento da parte delle autorità.
I controlli, verranno effettuati tramite l’interrogazione di una banca dati tenuta dalla motorizzazione civile ed alimentata dall’ANIA per via telematica da parte degli organi di polizia oppure in via automatica attraverso le apposite telecamere di sorveglianza attualmente in uso per il controllo dei varchi ZTL ad esempio.
La domanda, sorge spontanea: io alle 17.00 pago il premio della polizza al mio agente. Esco dal suo ufficio e mi metto, sereno, al volante della mia auto assicurata. L’agente però, una volta che mi ha congedato riceve il cliente che era in attesa. “Metterà a cassa” la mia polizza solo un paio di ore più tardi. Alle 17.30 una telecamera deputata al controllo invia a chi di dovere l’informazione della mia violazione e ricevo oltre che la sanzione amministrativa anche il fermo del mezzo. Inizierà il calvario burocratico per dimostrare la mia correttezza. Chi si assumerà le colpe e i costi di tutto ciò?
Ai posteri l’ardua sentenza.