- La strada non è una pista
Il casco: non solo per la moto!
Il casco è un sistema di sicurezza fondamentale, crediamo sia superfluo dirlo. Se è obbligatorio per utilizzare motocicli e ciclomotori, ne è altamente consigliato l’uso per la bici e per i monopattini elettrici.
Il casco da moto: cosa valutare al momento dell’acquisto
Moto e scooter possono essere scelti non solo per questioni di praticità di uso nel traffico e nelle città, ma spesso per passione e piacere di guida. Il grande svantaggio di viaggiare su due ruote motorizzate però è la sicurezza. Non ci sono airbag, telai rinforzati e strutture fisiche a proteggere il guidatore e il passeggero.
Da qui viene l’importanza, e l’obbligatorietà, di indossare sempre il casco. La scelta di quello più adatto dipende dall’uso che ne viene fatto essenzialmente: se si possiede una moto supersportiva, dovrebbe essere d’obbligo l’uso di un casco integrale, mentre per utilizzare uno scooter in città, dove si può prediligere il comfort di uso, un casco jet o modulare può comunque andare bene.
La caratteristica fondamentale che il casco deve avere è l’omologazione europea, che certifica che quel prodotto è stato testato per sopportare urti e proteggere, in gradi differenti, il cranio in caso di urto.
Per circolare sulle strade italiane il casco deve avere un’omologazione europea. Ciascun produttore deve cioè fare riferimento a normative di livello europeo per produrre e mettere sul mercato un casco.
Dal 1 gennaio 2021 è entrata in vigore la normativa di omologazione ECE 22-06. Ecco cosa prevede:
- i test d’impatto dovranno essere effettuati su 12 punti, a differenza dei 6 di prima
- i test dovranno simulare anche gli urti a bassa velocità
- saranno misurati con maggiore precisione i danni derivati dagli urti che fanno ruotare il casco
- i caschi modulari devono prevedere la doppia omologazione, quindi per quando vengono utilizzati aperti o chiusi
- le visiere dovranno resistere a urti particolarmente forti: il test prevede di “sparare” una biglia di metallo di 6mm contro la visiera a 220 km/h
I caschi con l’omologazione precedente, la ECE 22-05, non potranno più essere venduti dal 2024.
Il casco da bici: vale anche per il monopattino!
Caratteristiche molto diverse dal casco da moto ha invece il casco da bici, che sia per uso sportivo o urbano. Spesso ne è sottovalutato l’utilizzo, ma avere una protezione in caso di urti anche a basse velocità, fa sicuramente la differenza.
Vediamo quindi ora come dev’essere un casco da bici, o da monopattino elettrico, dato che se ne parla spesso ultimamente.
Essenzialmente dev’essere:
- più leggero e trasportabile
- traspirante, dato che andare in bici fa sudare!
- comodo e permettere di muovere liberamente la testa per guardarsi attorno
- avere la certificazione CE e rispettare la normativa di riferimento EN 1078.
Valuta sempre, al momento dell’acquisto, la vestibilità, il sistema di aggancio e la comodità della calotta interna, che è la parte che poi serve per proteggere il cranio e distribuire l’urto in maniera da ridurre i danni in caso di caduta.
E come per il casco da moto: una volta che il casco ha subito un urto durante una caduta o un incidente, va sostituito! Il materiale è pensato per assorbire gli urti in maniera plastica, senza tornare cioè allo stato iniziale.