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Danni ai passeggeri in auto: chi risponde in caso di sinistro?

Quando si verifica un incidente stradale, i passeggeri coinvolti possono subire danni fisici e materiali. È importante comprendere chi è responsabile per il risarcimento di questi danni e quali sono i diritti dei passeggeri secondo la normativa italiana.

Chi è responsabile del risarcimento?
Secondo l’articolo 141 del Codice delle Assicurazioni (D.lgs. 209/2005), in caso di sinistro, il passeggero ha diritto a essere risarcito direttamente dalla compagnia assicurativa del veicolo su cui viaggiava, indipendentemente dalla responsabilità del conducente. Questo significa che il passeggero può richiedere il risarcimento alla propria assicurazione anche se la colpa dell’incidente è attribuibile a un altro veicolo.
Ad esempio: Marco viaggia come passeggero sull’auto del suo amico Luca. Un altro veicolo non rispetta uno stop e provoca un incidente. Marco si rompe un braccio. Anche se la colpa è dell’altro conducente, Marco può chiedere il risarcimento direttamente all’assicurazione dell’auto di Luca, senza dover aspettare che venga accertata la colpa tra i conducenti.
Tuttavia, l’articolo 141 prevede un’eccezione: il caso fortuito. Il caso fortuito è una circostanza imprevedibile e inevitabile che esclude la responsabilità dell’assicurazione del veicolo su cui viaggiava il passeggero. Alcuni esempi di caso fortuito includono:
- Un evento naturale improvviso (es. una frana che investe il veicolo).
- Un malore improvviso e non prevedibile del conducente.
- Un’azione esterna totalmente estranea alla dinamica del sinistro.
Se si verifica un caso fortuito, l’assicurazione del veicolo potrebbe rifiutare il risarcimento, obbligando il passeggero a rivolgersi all’assicurazione del responsabile o ad altre forme di tutela.

Quando il passeggero potrebbe non avere diritto al risarcimento?
Una situazione particolare riguarda il passeggero che accetta consapevolmente un passaggio da un conducente in evidente stato di ebbrezza. La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 24920 del 17 settembre 2024 (ribaltando un precedente indirizzo di segno opposto), ha stabilito che il passeggero ha comunque diritto al risarcimento, anche se consapevole dello stato di ebbrezza del conducente. Tuttavia, il giudice può valutare caso per caso se la condotta del passeggero abbia contribuito al verificarsi del sinistro, determinando un eventuale concorso di colpa e una conseguente riduzione del risarcimento.
Ad esempio: Giulia sale in auto con un amico che ha bevuto troppo, nonostante ne sia consapevole. L’auto esce di strada e lei subisce un trauma cranico. In questo caso, Giulia ha comunque diritto al risarcimento, ma il giudice potrebbe decidere una diminuzione dell’importo per concorso di colpa.

Cosa fare se sei un passeggero coinvolto in un incidente?
Non preoccuparti di chiedere il risarcimento: non sarà il conducente a pagare, ma la sua assicurazione. Quindi se sei stato coinvolto in un incidente come passeggero chiamaci subito: i nostri esperti ti assisteranno per ottenere il risarcimento dovuto!
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