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Automobili senza pilota. Futuro prossimo o remoto?
Probabilmente dopo il 23 ottobre 2015 avremo le idee più chiare. A Montecarlo infatti, la Frost & Sullivan, società globale di consulenza per lo sviluppo economico di impresa, riunirà un “gotha” di esperti che avranno il compito di aiutare i leader dei diversi settori interessati dal fenomeno, a fare chiarezza sugli impatti che il veicolo del futuro potrà avere sotto il profilo politico, commerciale e organizzativo.
Si perché pare che l’aspetto tecnico sia l’ultimo delle preoccupazioni. In effetti la macchina senza pilota è in produzione già dalla metà degli anni 90, presso l’Università di Parma. Il modello si chiamava Argo. Berlina costruita su base Lancia Thema. Ma il vero pioniere non a caso è in California e si chiama Google. Ha un parco “veicoli senza conducente” che conta oltre 20 vetture e che circola (grazie ad un progetto sperimentale) già da 6 anni. Conta anche già 14 incidenti, sempre per colpa però, del conducente antagonista. In effetti le stime parlano di una riduzione degli incidenti del 70%, qualora la macchina del futuro fosse il presente!
Di conseguenza ci si aspetta una modificazione dei premi delle polizze RCA dello stesso segno e tenore. Ma attenzione. Se il conducente sparirà e tutti gli occupanti il veicolo saranno passeggeri di chi assicureremo la responsabilità? Dell’algoritmo?
Chi vivrà vedrà! Intanto aspettiamo l’esito dell’incontro monegasco tra cervelloni!