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Assicurazioni 2.0: dematerializzazione del contrassegno e dell’attestato di rischio, scatole nere ed ora anche WhatsApp
Siamo nell’era dell’information tecnology e non potevano mancare all’appello con l’ammodernamento le compagnie assicurative. In una logica di contrasto alle frodi cominciamo dalle dematerializzazioni del contrassegno e dell’attestato di rischio.
Quanto al primo (avevamo già pubblicato un post lo scorso gennaio) la sua esposizione sui parabrezza delle nostre vetture è già facoltativa e potrà scomparire per sempre dal prossimo 18 ottobre. I controlli delle forze dell’ordine saranno effettuati in via telematica attraverso l’incrocio dei dati delle compagnie con quelli della motorizzazioni. Le procedure operative non sono ancora affinate ed è questo il motivo dello slittamento dal 15 aprile al 18 ottobre.
Mentre per quanto riguarda l’attestato di rischio l’ora della dematerializzazione scatterà il 01 luglio. Probabilmente l’assicurato potrà controllare il proprio attestato on line su una apposita sezione del sito dell’assicurazione. Chi non ha dimestichezza col web potrà recarsi presso il proprio agente e richiederne la stampa. Ma il documento cartaceo non sarà utilizzabile per la stipula di un nuovo contratto assicurativo, perché anche le compagnie controlleranno il pagellino dell’assicurato su una apposita banca dati per cercare di eliminare il rischio frodi.
Ma non è tutto in termini di personalizzazione della tariffa si sta facendo largo l’utilizzo della “scatola nera”. L’oggetto del desiderio del nuovo DDL Concorrenza! La maglia rosa, per numero di installazioni, spetta a Generali con circa 700 mila scatole in circolazione. Grazie a sistemi applicativi basati su algoritmi proprietari, il colosso del leone alato, è in grado di classificare lo stile di guida dei propri assicurati basandosi su dati che riguardano: il rispetto dei limiti di velocità; l’esposizione al rischio; l’intensità delle accelerazioni e delle decelerazioni. Ad un buona condotta corrisponde un sconto al rinnovo della polizza.
Ma non è da meno in tema di innovazione e comunicazione Genialloyd del gruppo Allianz che ha introdotto (è cominciata la fase di test per i primi mille clienti) WhatsApp tra i sistemi di comunicazione con i clienti (oltre a facebook e twitter già utilizzati). Si potrà utilizzare lo strumento infatti per inviare documenti fotografati col cellulare, richiedere informazioni e ricevere assistenza.