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Non c’è pace tra gli ulivi

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non ce pace tra gli ulivi
Gianni Rondolino criticava così il celebre film del 1950 di Giuseppe De Santis:  “ è una storia sociale in cui la lotta del singolo contro una collettività conformista e pavida, asociale e individualista, prospetta l’unica soluzione possibile contro l’ingiustizia e l’odio, il sopruso e l’egoismo: la solidarietà di classe”.
 
Quella del personaggio del film, Francesco, ricalca un po’ la storia e l’attualità del povero danneggiato da circolazione stradale, i cui diritti nel corso degli anni sono stati sopraffatti dallo strapotere economico, politico e contrattuale dei colossi assicurativi.
 
Ecco che nell’ultimo periodo infatti si legge in rete che alcune mine sono state piazzate verso l’articolato percorso che porta al risarcimento e sono pronte ad esplodere.
 
Avevamo appena fatto in tempo a mettere in soffitta, in uno scatolone, la mediazione che doveva servire a comprimere il ricorso all’autorità giudiziaria (a detta del legislatore) che ecco che ricompare la mediazione paritetica presso le associazioni di consumatori.
 
Avevamo messo nello stesso scatolone anche le sentenze quadrigemellari del San Martino 2008, e fatto risorgere dalle ceneri il danno morale, che ecco la Cassazione si esprime negativamente in tal senso nei danni da circolazione stradale.
 
Sempre nello stesso scatolone, stavolta noi patrocinatori, avevamo messo lo spauracchio della riserva agli avvocati nello svolgimento dell’attività di consulenza ed assistenza stragiudiziale, ed invece l’ordine di Siracusa ha pensato bene di rivolgersi alla procura della repubblica per far luce su un ipotetico esercizio abusivo della professione forense da parte degli studi di infortunistica stradale. Pare che l’aforisma latino “Historia Magistra Vitae” non abbia alcun significato per avvocati e compagnie. E ricominciamo da capo.
 
Chissà cosa ne pensa, da lassù, il caro Prof. Tossani.
 
A seguire, i post per ciascun argomento.